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Micosi vaginale in gravidanza – sintomi, trattamento e rischi

12.06.2025

3 min. Tempo di lettura

La micosi vaginale in gravidanza è un’infezione intima molto comune. Si verifica quando i funghi del tipo Candida albicans si moltiplicano negli organi genitali. Questo accade a causa di cambiamenti ormonali, ma anche per pratiche igieniche inadeguate. Una micosi vaginale in gravidanza richiede un trattamento immediato.

Un’infezione intima in gravidanza non dovrebbe mai essere sottovalutata. Una futura mamma dovrebbe sempre consultare un ginecologo, che effettuerà gli esami necessari e prescriverà una terapia farmacologica adeguata. Inoltre, non è consigliabile assumere di propria iniziativa farmaci da banco contro la micosi vaginale in gravidanza.

Quali sono i sintomi della micosi vaginale in gravidanza?

I sintomi della micosi vaginale in gravidanza sono abbastanza tipici. All’inizio, la donna può avvertire intenso prurito e bruciore nella zona genitale, oltre a delle perdite – cioè una secrezione vaginale insolita. Queste possono avere un odore sgradevole (ma possono anche essere inodori) e una consistenza densa e grumosa. Il colore può variare da bianco a giallastro fino a verdastro.

In alcune donne possono comparire ulteriori sintomi: arrossamento e gonfiore delle labbra genitali, dolore durante i rapporti sessuali e una sensazione di secchezza vaginale. Alcune donne incinte riferiscono anche fastidi durante la minzione, come bruciore e disagio.

Cause della micosi vaginale in gravidanza

La micosi vaginale in gravidanza è causata da cambiamenti ormonali che avvengono nel corpo della donna dopo la fecondazione. L’aumento di determinati ormoni modifica il pH vaginale e comporta una maggiore vascolarizzazione delle mucose. Queste condizioni favoriscono uno squilibrio della flora vaginale naturale e la proliferazione dei funghi del genere Candida.

Il rischio di un’infezione intima in gravidanza aumenta in caso di:

  • trattamento antibiotico
  • sistema immunitario indebolito
  • attività sessuale
  • lavande vaginali
  • utilizzo di biancheria intima in materiali sintetici
  • uso di prodotti per l’igiene intima inadeguati
  • scarsa o eccessiva igiene intima

Per scarsa igiene intima non si intende solo una pulizia insufficiente, ma anche lavaggi troppo frequenti con prodotti inadatti, che alterano l’equilibrio della flora vaginale e del pH, indebolendo le difese naturali dell’organismo.

Trattamento della micosi vaginale in gravidanza

Una donna incinta che nota sintomi di micosi vaginale dovrebbe consultare immediatamente un ginecologo per eseguire gli esami necessari e iniziare il trattamento appropriato. Lo specialista prescriverà farmaci antifungini sicuri per il bambino. Questi farmaci sono generalmente sotto forma di ovuli vaginali. È inoltre consigliabile supportare la flora vaginale naturale, ad esempio assumendo probiotici contenenti ceppi di Lactobacillus.

Esistono anche farmaci da banco contro la micosi vaginale in gravidanza, disponibili in farmacia. Tuttavia, non andrebbero mai utilizzati senza il parere del medico, poiché in alcuni casi possono causare più danni che benefici.

Rischi legati alla micosi vaginale in gravidanza

Una micosi vaginale non trattata in gravidanza può comportare seri rischi per la salute del bambino. Un’infezione intima durante la gravidanza può portare a parto prematuro o aborto spontaneo. Inoltre, durante un parto naturale, esiste il rischio che gli agenti patogeni vengano trasmessi dalla madre al neonato.

Prevenzione della micosi vaginale in gravidanza

La micosi vaginale ricorrente in gravidanza è un problema di salute serio. Per questo motivo, la prevenzione è particolarmente importante. Si consiglia di:

  • indossare biancheria intima in cotone traspirante
  • evitare i salvaslip
  • dormire senza biancheria intima
  • mantenere una corretta igiene intima
  • utilizzare detergenti intimi di qualità
  • assumere integratori protettivi in caso di terapia antibiotica

Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante. Si raccomanda di evitare zuccheri e latticini, privilegiando frutta e verdura fresca, frutta secca e cereali integrali.

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