Come controllare la dilatazione del collo dell’utero a casa propria

È possibile controllare l’allungamento da soli a casa?

La visita ginecologica deve essere effettuata da personale addestrato a questo scopo. Gli esperti concordano: non è possibile controllare la dilatazione della cervice da sole a casa. Per determinarla sono necessari l’esperienza del medico e un esame approfondito, che spesso è spiacevole per la donna, soprattutto durante il parto. Per questo motivo, la paziente non è in grado di valutare correttamente la dilatazione da sola.

Quando si deve andare in ospedale?

Una volta iniziato il travaglio, non è necessario un ricovero immediato. Naturalmente ci sono delle eccezioni, come la fuoriuscita di liquido amniotico verde o un’emorragia dal tratto genitale. Se invece la futura mamma si sente a suo agio, sicura e spensierata, può aspettare a casa finché non si verificano contrazioni regolari ogni 10 minuti circa. Molto dipende anche dal tipo di parto. È noto che i parti successivi sono più rapidi di quelli precedenti.

Sintomi di dilatazione cervicale

La dilatazione della cervice fa parte della prima fase del travaglio. La cervice deve prima accorciarsi sufficientemente e poi inizia a dilatarsi. Una dilatazione di 10 centimetri, detta dilatazione completa, è considerata l’inizio del secondo stadio del travaglio.

I sintomi della dilatazione cervicale includono dolore e crampi. Alcune donne avvertono poi nausea o vomito. Può anche verificarsi diarrea.

Cervice chiusa e parto

A volte capita che la cervice non sia sufficientemente preparata, nonostante siano già trascorse 40 settimane di gravidanza. In questa situazione, è necessario un intervento medico sotto forma di una cosiddetta preparazione al travaglio. Questo può essere fatto con un catetere di Foley e la somministrazione di prostaglandine. Alcuni medici eseguono anche un massaggio cervicale per indurre la dilatazione della cervice.

Esistono anche i cosiddetti rimedi casalinghi per dilatare la cervice. Questi includono i rapporti sessuali, la stimolazione dei capezzoli o l’assunzione di cibi piccanti. Tuttavia, se il parto non si avvia da solo, è consigliabile una visita in ospedale e l’induzione sotto l’assistenza di uno specialista.