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Contrazioni del parto – cosa bisogna sapere

23.06.2025

4 min. Tempo di lettura

Le contrazioni del parto sono un sintomo atteso da ogni futura mamma. Significano che tra poche ore potrà tenere il suo bambino tra le braccia. Tuttavia, è importante sapere che non tutte le contrazioni dell’utero indicano l’inizio del travaglio. Scopri come riconoscere le vere contrazioni del parto.

Le contrazioni del parto sono un segnale che la prima fase del travaglio è iniziata. Di solito si verificano tra la 38ª e la 42ª settimana di gravidanza. A volte possono comparire prima – in questo caso si parla di parto prematuro. Le contrazioni sono spesso accompagnate da altri segnali del corpo: perdita del tappo mucoso, mal di schiena, rottura del sacco amniotico e perdita di liquido amniotico.

Come sono le contrazioni del parto?

Le contrazioni uterine sono necessarie affinché il bambino possa attraversare il canale del parto. Durante una contrazione, i muscoli dell’utero si contraggono e si accorciano, facendo diminuire il volume dell’organo. Contemporaneamente, il collo dell’utero (cervice) si dilata. Quando l’apertura raggiunge i 10 centimetri di diametro, inizia la seconda fase del travaglio.

Le contrazioni iniziano nella parte superiore dell’utero e si spostano verso il basso. Hanno diverse caratteristiche tipiche:

  • sono regolari
  • la loro durata aumenta
  • diventano più frequenti con il passare del tempo

All’inizio si presentano ogni 10–30 minuti e durano circa 40 secondi. Dopo alcune ore, la donna incinta le avverte ogni 5–7 minuti, e ogni contrazione può durare fino a 90 secondi. Verso la fine della prima fase del travaglio, le contrazioni si manifestano ogni 2 minuti. Un tratto distintivo delle contrazioni del parto è il dolore: inizia nella parte superiore dell’addome e si sposta verso il basso. Spesso si irradia alla schiena (zona lombare e sacrale), ma anche all’inguine e alle cosce. All’inizio il dolore è ancora sopportabile, ma diventa molto più intenso con il passare del tempo.

Come riconoscere le contrazioni del parto

Le contrazioni vere si riconoscono principalmente dalla loro regolarità. Non scompaiono con il tempo – al contrario, diventano più forti, più frequenti e più lunghe. La donna incinta dovrebbe iniziare a cronometrarle e andare in ospedale al momento giusto.

Come si misurano le contrazioni?

Misurare le contrazioni non è complicato. Ogni futura mamma dovrebbe sapere come farlo, perché questo aiuta a capire quando è il momento giusto per recarsi in ospedale. Inoltre, è utile per riconoscere eventuali irregolarità. Per cronometrarle serve un orologio o cronometro. Bisogna misurare la durata di ogni contrazione – dall’inizio del dolore nella parte superiore dell’addome fino alla sua fine. Anche la pausa tra una contrazione e l’altra è importante. Esistono app per smartphone dedicate alle donne in gravidanza che possono essere d’aiuto.

Quando andare in ospedale?

È molto importante sapere quando andare in ospedale. Non bisogna andarci subito dopo aver percepito la prima contrazione. In quel momento, di solito, è ancora troppo presto (tranne in caso di sintomi preoccupanti come perdite di sangue o liquido amniotico di colore verdastro). È meglio contattare la propria ostetrica e seguire le sue indicazioni. È il momento di andare in ospedale quando le contrazioni si presentano ogni 7–10 minuti.

Metodi per alleviare le contrazioni del parto

Le contrazioni del parto possono essere molto faticose per le future mamme. Tuttavia, esistono diversi metodi per alleviarle. Ogni donna dovrebbe scoprire cosa funziona meglio per lei. Gli esercizi di rilassamento, ad esempio con una palla da ginnastica, possono essere utili. Anche la respirazione gioca un ruolo importante – l’espirazione dovrebbe durare il doppio dell’inspirazione. Un bagno caldo può aiutare, perché l’acqua calda rilassa i muscoli. Molte donne trovano sollievo anche in un massaggio nella zona lombare, eseguito dal partner. È fondamentale mantenere la calma, perché lo stress può aumentare la percezione del dolore.

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